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La scelta di un ceppo probiotico è determinata principalmente dal suo potenziale nel conferire un beneficio per la salute dell’uomo. Inoltre, i probiotici devono competere con il microbiota residente per sopravvivere fino a raggiungere la parte del tratto intestinale dove possono esercitare i loro effetti. Identificare e consigliare un probiotico adatto è quindi un processo molto complesso e dettagliato. Allora, come può essere selezionato e raccomandato un candidato adatto? I seguenti punti di riferimento secondo IPA* e ISAPP** possono aiutare nella scelta:
In senso stretto, il termine „probiotico“ dovrebbe essere riservato a quelli che hanno dimostrato di apportare benefici alla salute in studi controllati sull‘uomo. Gli effetti di alcuni probiotici, come L. reuteri DSM 17938, sono confermati da diversi studi di alta qualità, mentre i dati su altri ceppi di batteri sono scarsi. Studi di alta qualità che documentino gli effetti di ceppi specifici o combinazioni di ceppi sono quindi essenziali e indispensabili.
Aspetti importanti per la qualità dei probiotici sono la conservazione della vitalità fino al termine di scadenza del prodotto, il dosaggio (indicato da unità formanti colonie (UFC)) e l‘utilizzo della corretta nomenclatura (genere, specie e ceppo specifico) di tutti i microrganismi contenuti nel prodotto.
La dose richiesta per i probiotici varia notevolmente a seconda del ceppo e del prodotto. Sebbene molti probiotici sul mercato contengano tra 1 e 10 miliardi di UFC per dosaggio, alcuni prodotti hanno dimostrato di essere efficaci a dosaggi inferiori mentre altri richiedono dosaggi molto più elevati. Il dosaggio dovrebbe quindi corrispondere alla concentrazione utilizzata negli studi clinici per ottenere i benefici per la salute.
Pur appartenendo allo stesso genere e specie, si possono distinguere ceppi diversi con proprietà genetiche e fisiologiche uniche. Ad esempio, L. reuteri DSM 17938 è uno dei probiotici più studiati. È stato dimostrato che ha un’efficacia comprovata nel migliorare diversi disturbi gastrointestinali. Invece L. reuteri ATCC PTA 6475, che appartiene alla stessa specie, ha un effetto antinfiammatorio il quale ha recentemente dimostrato di avere un impatto sulla salute delle ossa.
Un prerequisito importante per l‘utilizzo di un probiotico è che il ceppo batterico sia registrato in una banca dati riconosciuta a livello internazionale (raccolta di colture). Tale ceppo è, ad esempio L. reuteri DSM 17938, depositato nella rinomata collezione tedesca di microrganismi e colture cellulari (DSMZ: Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen).
Alcuni probiotici devono possibilmente essere refrigerati mentre altri hanno il beneficio di essere stabili a temperatura ambiente.
I produttori responsabili di probiotici identificano il genere, la specie e il ceppo del batterio e ne garantiscono l‘efficacia fino alla fine della sua durata di conservazione.
Per richiedere maggiori informazioni o segnalare problemi relativi al prodotto, i produttori responsabili forniscono i propri recapiti.
* IPA (International Probiotics Association)
** ISAPP (International Scientific Association for Probiotics and Prebiotics)
AllergyCare AG
Zürichstrasse 2
CH-8134 Adliswil